- Che diavolo è eametc?
Semplice: un esperimento.
L’idea è quella di allestire uno spazio web (di supporto alla didattica) in maniera più flessibile rispetto alle tradizionali pagine statiche in modo da
- rendere più semplice la gestione collettiva dei contenuti;
- inserire spunti per approfondimenti (o divagazioni);
- aumentare le possibilità di interazione.
- Interazione? Ma quale interazione!?
Potete lasciare un commento alle pagine o ai post; se non siete registrati su WordPress (o se è il vostro primo commento) il vostro testo non apparirà immediatamente (ma solo dopo essere moderato).
- Tutti possono scrivere articoli?
Inlinea di principio, sì. Per farlo (per esempio per proporre un nuovo esercizio, o la soluzione di un esercizio assegnato) bisogna necessariamente esser registrati su WordPress ed abilitati alla scrittura.
- Perché proprio un blog? E perché con WordPress?
Perché i blog WP supportano piuttosto bene il codice Latex (si veda anche il software di Luca Trevisan). Ci sono già esempi illustri. Inoltre i materiali, stratificandosi in base alla data, appaiono in bell’ordine.